Meverin ed Eureka Competition partecipano al Ferrari Challenge Europe Trofeo Pirelli con Max Mugelli
Ultima gara per Max Mugelli nel Ferrari Challenge Europe prima della meritata pausa estiva, visto la grande mole di lavoro in pista e fuori. Ad un nono posto che Max considera positivo in gara 1, si aggiunge purtroppo un ritiro in gara 2 dovuto alla rottura della testina della sospensione anteriore destra, che ha costretto il pilota toscano ad un inaspettato ritiro.
Il primo dei due appuntamenti sullo storico tracciato tedesco è stato tutto sommato positivo. Partito dalla decima posizione, Max termina al nono posto. Un risultato che avrebbe potuto essere ancora migliore se Max non avesse dovuto alzare il piede in partenza per evitare di tamponare il francese Barde di fronte a lui che avrebbe potuto pregiudicare l’intera gara.
Dopo avere perso per questo motivo qualche posizione in partenza, Max ha superato nel corso della gara alcuni avversari più lenti, ma a quel punto la distanza dal trenino dei primi era troppa per essere colmata.
Purtroppo le qualifiche per gara 2 non vanno per il verso giusto dato che il traffico penalizza Max proprio quando le gomma nuova era più performante, tanto che Mugelli sigla il proprio giro più veloce al sesto tentativo, quando il pneumatico non assicura di certo la migliore prestazione, concludendo in undicesima posizione.
Il pilota di Ronta si riscatta però con una brillante partenza e imposta una tattica di gara attenta per risparmiare i pneumatici nella parte iniziale (dato anche il gran caldo) e dare il tutto per tutto nella fasi finali. Purtroppo il tentativo viene vanificato dopo appena sei giri a causa della rottura della sospensione anteriore destra.
La prossima gara del Ferrari Challenge Europe è prevista a Silverstone: il programma sportivo di Max in questa stagione però non prevede la partecipazione alla gara inglese. Mugelli tornerà in pista ad ottobre per gli appuntamenti conclusivi del Mugello ed Imola.
Max Mugelli
“Come recita il titolo di questo comunicato stampa, sono soddisfatto a metà di come sono andate le cose in Germania. So bene quanto sia competitivo il livello del campionato, specialmente nelle prime posizioni, e so altrettanto bene che i miei avversari corrono in questo campionato da anni o hanno a disposizione diverse giornate di test.
Noi invece dobbiamo fare di necessità virtù e dobbiamo interpretare le prove libere come le giornate di test che non abbiamo svolto. In Ungheria nel Q2 ero riuscito ad avvicinarmi ai migliori, qui non ci sono riuscito e dopo il Q2 ero molto deluso. Detto questo, ogni volta che scendo in pista cerco sempre di migliorare e di avvicinare il passo dei primi. Ad Hockenheim per esempio sono stato veloce e non lontano dai primi nei primi due settori, mentre ho pagato spesso nel terzo settore di soli trenta secondi, dove sia in qualifica che in gara scontavo oltre mezzo secondo di ritardo.
Tra la prima e la seconda gara ho cercato di capire, insieme al mio ingegnere di pista, dove potere migliorare, ma non ci sono riuscito perchè farlo in pochi giri non è sempre facile!
Ciò nonostante, sia in gara 1 che in gara 2 ho fatto vedere, con pista libera e gomme usurate, di girare quasi sullo stesso tempo dei primi o con lo stesso passo di piloti come l’ex Formula Uno Adrian Sutil, che come me non partecipa all’intero campionato ma solo ad alcune gare e anche lui ha infatti faticato sul circuito di casa.
In gara 1 abbiamo centrato il nostro obiettivo di arrivare nella top ten, mentre in gara 2 speravo onestamente di essere più vicino ai primi, ma purtroppo la rottura della sospensione ha mandato in fumo i nostri piani.
Avevo iniziato guidando in maniera pulita per risparmiare i pneumatici e tentare il tutto per tutto nella parte finale. Il gran caldo infatti ha messo a dura prove le gomme ma anche noi piloti. Le temperature all’interno dell’abitacolo hanno infatti raggiunto livelli altissimi! Come però già detto, la rottura della testina mi ha impedito di terminare la gara, un inconveniente che hanno avuto altri piloti visto il cordolo molto alto in curva 1 che andava “aggredito” per essere veloci nel primo settore.
Ora mi aspetta un periodo di riposo che mi sarà senz’altro utilissimo in vista delle gare del Mugello e di Imola, circuiti che conosco a memoria e in cui la mia esperienza può in parte sopperire alla mancanza di test. Voglio ringraziare tutti i ragazzi del team per il grande lavoro svolto: tra l’Ungheria e la Germania sono state due trasferte impegnative per tutti. Grazie!”
Fotografie di Marco Vitali