Grande prestazione di Max Mugelli al Mugello

Meverin ed Eureka Competition partecipano al Ferrari Challenge Europe Trofeo Pirelli con Max Mugelli

Era sicuramente tra i piloti più attesi in pista: ogni volta che Max Mugelli gareggia sul circuito di casa gli occhi dei tifosi e degli addetti ai lavori sono tutti puntati su di lui.
Il palcoscenico è senza dubbio di grande prestigio: il circuito del Mugello è uno dei circuiti in Europa più veloci e impegnativi, e il Ferrari Challenge Europe è il monomarca per antonomasia del Cavallino Rampante.
Inoltre in questa occasione si sono aggiunti anche alcuni piloti provenienti dal monomarca asiatico, il che ha reso entrambe le gare ancora più difficili e spettacolari.
Max non ha tradito le attese: pur senza avere disputato alcun test e la precedente gara di Silverstone, il pilota di Ronta è protagonista di due brillanti prestazioni: due gare di rimonta hanno scatenato l’entusiasmo del pubblico presente e dei tifosi di Max che hanno affollato il box di Eureka Competition.
Se nella prima manche Max rimonta dalla dodicesima alla settima posizione, nella seconda Mugelli, partito ancora una volta dodicesimo, si migliora e conclude al quinto posto, che i suoi tifosi celebrano come se fosse una vittoria.
Peccato solamente che entrambe le qualifiche non siano andate secondo le previsioni, peraltro senza che Max abbia avuto alcuna colpa.
In entrambe le sessioni, infatti, Mugelli ha trovato alcuni piloti più lenti in piena traiettoria: se Max fosse riuscito a partire in terza o quarta fila forse avrebbe potuto puntare ad un risultato ancora migliore!
Ciò nonostante, si è trattato del migliore weekend finora disputato nel Ferrari Challenge Europe: una grande iniezione di fiducia in vista del più importante evento stagionale, ovvero le Finali Mondiali che si disputeranno ad Imola a fine Ottobre.

Max Mugelli Ferrari Challenge Mugello22 Meverin 7

Max Mugelli
“Sono molto molto felice per il risultato raggiunto, una gioia che voglio condividere con la mia famiglia, con il mio team e con tutti gli amici e tifosi che al Mugello non hanno mai smesso di incitarmi.
Ho debuttato proprio al Mugello nel Ferrari Challenge nel lontano 2000 con una strepitosa vittoria, e oggi, ben ventidue anni dopo, sono ancora qui con la stessa passione ed energia ma con una bagaglio di esperienza decisamente maggiore.
Al Mugello ho disputato due gare di rimonta, due gare ad alto tasso di adrenalina, due gare che hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse il bisogno, che anche senza avere avuto la possibilità di disputare alcun test posso essere allo stesso livello dei primi… il mio weekend avrebbe dovuto cominciare domenica pomeriggio!
Chi mi conosce sa che non accampo mai scuse, ma la realtà è che i test sono indispensabili per potere essere competitivi. Non basta certo conoscere la pista, come si potrebbe pensare. Per me si è trattato del debutto al Mugello sulla Ferrari 488 Challenge Evo: su questa vettura i punti di frenata e perfino le traiettorie sono diverse rispetto ad altre vetture che ho guidato in passato, inoltre anche i riflessi devono essere allenati, soprattutto in una pista veloce come il Mugello dove non scaliamo mai sotto la quarta marcia.
Ma nel corso della mia carriera ho imparato a fare di necessità virtù e per questo le due sessioni di prove libere sono state così importanti per me: sono sceso in pista ad intervalli di tre o quattro giri in modo da tornare ai box e studiare in tempo reale la telemetria insieme al mio ingegnere per capire dove migliorare.
Non è un caso che io abbia costantemente migliorato i tempi sul giro, fino alla gara di domenica, che senza dubbio è stata la mia migliore prestazione stagionale nel Ferrari Challenge Europe.
L’unico rammarico di questo fine settimana sono state le due qualifiche: qui al Mugello il rendimento ottimale dei pneumatici dura solo un giro, e proprio nel mio giro migliore, in entrambe le sessioni, ho trovato alcuni piloti più lenti in piena traiettoria. Abbiamo stimato di avere perso circa 7 o 8 decimi che mi sono costati la terza fila. Grazie comunque alla mia esperienza, alla capacità di prendere rischi calcolati e ad un pizzico di buona sorte sono riuscito a recuperare due posizioni in partenza in gara 1 e tre posizioni in gara 2. Sono state due gare di rimonta esaltanti e spettacolari, soprattutto la seconda. Nella prima ho preso un forte spavento quando la vettura di Marco Pulcini è uscita con violenza di pista proprio di fronte a me al termine del rettilineo che porta verso la San Donato, a causa del cedimento del pneumatico posteriore sinistro.
Eravamo a 276 km/h ma per fortuna sono riuscito ad evitare l’impatto, la vettura di Pulcini ha sbattuto con violenza contro le protezioni a bordo pista, capottando più volte e semidistruggendosi, per fortuna senza conseguenze fisiche per il pilota, il che dimostra quanto robusta sia la Ferrari 488 Evo Challenge.
Nella seconda ripartenza sono certo che i tifosi avranno apprezzato i sorpassi all’esterno della San Donato, un punto estremamente impegnativo dove è facile perdere il controllo della vettura. Anche in Gara 2 sono partito molto bene e quando dopo alcuni giri è entrata la safety car per rimuovere una vettura ferma in una posizione pericolosa, mi trovavo in decima posizione.
Poi mi sono detto che era arrivato il momento di tentare il tutto per tutto. A dieci minuti dalla conclusione ero nono, poi sono riuscito a superare Barde a sei minuti dalla fine, poi sono stato abile ad approfittare di un contatto tra i primi che ha causato di nuovo l’ingresso della safety car, rientrata ai box giusto in tempo per darci la possibilità di completare l’ultimo giro. Sfruttando la ripartenza dietro la safety sono riuscito a quel punto a prendere la scia di Tabacchi che mi stava di fronte e sono riuscito a superarlo all’ingresso della seconda chicane della Materassi-Borgo San Lorenzo conquistando così una meritata e spettacolare quinta posizione finale.
Sono davvero soddisfatto della mia prestazione, dei numerosi sorpassi, della rimonta in entrambe le gare e del risultato. Merito non solo mio, ma anche della squadra che ha fatto un ottimo lavoro per tutto il weekend.
I ragazzi sono stati fantastici quando a fine di gara 1 hanno dovuto sostituire il mozzo completo anteriore destro e il braccetto: ho infatti spremuto la vettura fino in fondo, aggredendo i cordoli, sfiorando in ogni curva il track-limit ma stando attento a non andare oltre per non incorrere in una penalità.
Guidare cosi aggressivi mette però a dura prova la meccanica della 488 e quindi tra una sessione e l’altra la verifica delle parti meccaniche è importantissima per avere affidabilità. Grande merito va dunque attribuito a tutto il team Eureka Competition, non potrei chiedere di meglio. Ora testa e cuore alle Finali Mondiali di Imola, sarà un appuntamento da non perdere per tutti i tifosi del Cavallino Rampante!”

Max Mugelli Ferrari Challenge Mugello22 Meverin 10

Foto di Marco Vitali

 

Clicca e scarica la classifica di Gara 1 e Gara 2.

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