Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera… di certo Max ha iniziato nel migliore dei modi, forse anche al di là delle sue stesse aspettative.
Max Mugelli torna da Valencia conquistando due fantastici podi nelle due gare in programma, una sabato e una domenica, confermandosi come uno dei grandi protagonisti del Ferrari Challenge Europe. Due i podi che hanno riempito di gioia non solo il pilota di Ronta, che anche quest’anno porta sulla vettura il Giglio simbolo della Città di Firenze, ma anche tutti i suoi amici, tifosi e partner che lo sostengono. Una gioia immensa anche per tutto il Team Eureka Competition, una creatura voluta fortemente dallo stesso Max e la moglie Tina lo scorso anno che, nonostante sia il team più piccolo del campionato, sta dimostrando la propria grande professionalità e competenza grazie anche al supporto tecnico della D&C Racing di Maranello.
I numeri di questo weekend parlano da soli: terzo in qualifica 1 e terzo in gara 1, secondo in qualifica 2 e secondo in gara 2. Max, nonostante non abbia alle spalle nessuna sessione di test invernali a differenza di molti altri piloti, riesce sin dalle prove libere a realizzare ottimi tempi sul giro. Se a questo aggiungiamo una puntigliosa preparazione fisica, che alla soglia dei 50 anni lo fa sembrare un ragazzino, sono state messe le giuste premesse di un weekend da ricordare… e così è stato!
Max è partito bene in entrambe le gare e sia in gara 1 che in gara 2 ha tenuto un ottimo ritmo che lo ha sempre mantenuto nelle posizioni che contano: con il passare dei chilometri Mugelli ha acquisito un feeling sempre maggiore con la vettura e non è un caso che il secondo posto sia arrivato proprio in gara 2. Un secondo posto che Max ha difeso dagli attacchi del giovanissimo britannico Fleming che nel vano tentativo di impensierirlo è andato più volte oltre il limite della pista venendo alla fine penalizzato di 5 secondi per track limit, finendo comunque sotto la bandiera a scacchi alle spalle del pilota toscano.
Il tempo dei festeggiamenti per il migliore risultato conseguito da quando lo scorso anno Max è rientrato nel Ferrari Challenge Europe nella categoria regina Trofeo Pirelli, quella dei professionisti, è però già finito, tanto che Mugelli è ora già al lavoro per preparare la prossima gara di Misano (21/23 aprile), una pista su cui ha già raccolto ottimi risultati in passato.
Max Mugelli
“Sono felicissimo! Questo doppio podio (terzo e secondo posto) mi riempie di una gioia che faccio fatica a trattenere e che condivido con tutte le persone che tifano per me e che mi incoraggiano sempre. Non ricordo il numero di messaggi che ho ricevuto da tutto il mondo dopo il secondo posto di gara 2, ma il telefono non smetteva mai di squillare.
A Valencia tutto ha funzionato alla perfezione: se proprio dobbiamo cercare qualcosa che non è andato per il verso giusto, allora mi vengono in mente le qualifiche valevoli per gara 1. Nel mio giro buono, un avversario mi ha purtroppo rallentato in traiettoria al tornate e ho abortito il giro e sono stato costretto a rimanere in pista più del dovuto per trovare pista libera e realizzare il tempo, il che ha comportato un consumo eccessivo degli pneumatici (gli stessi che poi utilizziamo anche in gara) maggiore rispetto ai miei avversari.
Proprio per questo motivo negli ultimi giri di gara 1 non ho potuto opporre grossa resistenza a Fleming in rimonta, lui aveva pneumatici più freschi e difendermi avrebbe potuto compromettere il podio, così ho preferito farlo passare e prestare particolare attenzione al degrado per non rischiare di compromettere il terzo posto dagli attacchi del giovane pilota polacco Szymon Ladniak, guidando in maniera pulita ma allo stesso tempo sfruttando ogni centimetro utile della pista sono riuscito a concludere in terza posizione.
Tutto invece è filato nel modo migliore in qualifiche 2, dove ho realizzato il giro buono al primo tentativo sfruttando al meglio il grip della gomma nuova. In gara Eliseo Donno, il vincitore, aveva un ritmo onestamente più veloce anche grazie alle numerose giornate di test svolte durante l’inverno per di più su questo stesso tracciato.
Avrei potuto provare a stargli incollato, ma avrei dovuto prendere troppi rischi e chiedere troppo agli pneumatici. Ho preferito invece, dopo una ottima partenza, mantenere la mia posizione. Quando Fleming si è fatto sotto, come era successo il giorno prima in gara 1, non mi sono fatto intimidire troppo perché sapevo di essere veloce, e infatti non è mai riuscito ad impensierirmi seriamente.
Con lucidità e senza commettere nessuna sbavatura, l’ho tenuto sempre a qualche decimo di distanza, e tra i due a fine gara questa volta era lui in difficolta visti anche i tre track limit presi, che gli sono costati 5 secondi di penalità!
Questo doppio podio è merito anche di tutti i ragazzi del Team Eureka Competition che hanno fatto un lavoro perfetto, preparando al meglio la nostra Kali, la F488 Challenge Evo. Inoltre siamo stati anche un pizzico fortunati: nelle prove libere del venerdì la leva superiore delle sospensioni anteriore sinistra ha ceduto… se fosse successo in gara anziché nelle prove libere ora non saremo qui a festeggiare due podi!
Tra tre settimane saremo a Misano (unico appuntamento italiano insieme alle Finali Mondiali al Mugello in ottobre) una pista che mi è sempre stata piaciuta, perché non tentare di salire nuovamente sul podio anche in quella occasione?
Mi preparerò con scrupolo e cercherò di farlo per regalare nuovamente forti emozioni ai miei tifosi! Un aspetto simpatico: in entrambi i podi il pilota più adulto aveva 30 anni meno di me… ma io mi sento sempre un ragazzino e questo dimostra che il Ferrari Challenge non è più una categoria per piloti già affermati o gentleman ma adesso anche per tanti giovani che sfruttano l’enorme visibilità mediatica che offre il campionato per lanciarsi nel professionismo.”